“Sapevate che c’è una slot machine ogni 150 persone e invece solo una gelateria ogni 1500?”
E’ questa la provocazione lanciata nell’ultimo video dei ragazzi della 4ªE del Liceo Scientifico Respighi di Piacenza, “Scommetti che smetti?”, l’ultimo di una serie di video-spot nati dallo spunto lanciato dal media educator Michele Marangi.
A settembre Marangi ha tenuto in collaborazione con lo SVEP una lezione ai ragazzi sulla diffusione mediatica del gioco d’azzardo, in particolare sulle modalità spesso subdole ed ingannevoli con cui viene pubblicizzato e la conseguente percezione distorta che ne ha l’opinione pubblica. L’idea di un progetto di contro informazione è quindi nata spontaneamente dai ragazzi.
Volete sapere come hanno realizzato il progetto? Ce lo spiegano così:
“Con l’aiuto del professor Marangi e della professoressa di scienze naturali Paola Gobbi, abbiamo definito fin da subito la nostra volontà di non screditare e ridicolizzare efficacissime pubblicità da migliaia di euro, ma di creare, a costo zero, alcuni brevi video-spot in cui abbiamo provato a usare statistiche, indagini e numeri per ribaltare le percezioni sociali del gioco d’azzardo.
Attraverso lo studio di alcune pubblicazioni ufficiali facilmente reperibili su Internet e grazie alle innumerevoli informazioni che ci hanno presentato anche le dottoresse Alessandra Bassi di Cooperativa L’Arco e Fausta Fagnoni di Associazione La Ricerca, abbiamo raccolto una serie di dati poco noti sul mondo del gioco d’azzardo e su di essi abbiamo costruito dei confronti con realtà familiari a tutti, in modo tale da “smascherare” l’entità di un fenomeno spesso trascurato. Ad esempio, sapevate che c’è una slot machine ogni 150 persone e invece solo una gelateria ogni 1500? È questa la provocazione lanciata nel nostro ultimo video, visionabile cliccando qui, al quale sono collegati gli altri video-spot.”
E dal punto di vista tecnico, com’è stato realizzato il video? Ce lo spiegano ancora loro:
“Per quanto riguarda la realizzazione pratica dei video, siamo stati aiutati da Marco Zerbarini, giovane regista amatoriale piacentino, che con pazienza ci ha ripresi mentre impersonavamo giornalisti intenti a tempestare di domande giocatori d’azzardo patologici alienati nella loro dipendenza. Il mezzo scelto è stato quello del digitale, che meglio poteva permetterci di conseguire il nostro principale obiettivo di diffusione virale. I video sono stati caricati sul canale YouTube del Liceo Respighi e poi condivisi sui principali social network.”
E infine aggiungono:
“Al di là della soddisfazione derivata dal crescente numero di visualizzazioni, riteniamo che il vero appagamento consista nell’aver contribuito a una campagna di sensibilizzazione che lo SVEP continua a portare avanti con passione e in cui abbiamo avuto la possibilità di mettere del nostro.”
Bravissimi ragazzi!